Domandava con un refrain implacabile l’inossidabile Marzullo, uno dei più celebrati maître a pensee televisivi degli ultimi decenni, “La vita è sogno, o i sogni aiutano a vivere?”
Dunque, che quello che stiamo vivendo da quasi un anno sia un sogno è cosa alquanto dubbia, lo si direbbe piuttosto un incubo. Ma a ben vedere è proprio il motivo per cui la seconda parte del quesito marzullesco acquista senso e forza. Ebbene sì, soprattutto ora i sogni aiutano a vivere. Guai a non averne. E in un momento in cui siamo costretti all’immobilità, e il nostro orizzonte di libertà si misura per lo più in metri o pochi chilometri, è proprio il sogno del viaggio un poderoso ricostituente, il progetto a cui attaccarsi, non importa se realizzabile o meno nel breve periodo. Prima o poi ce la faremo.
Oltretutto non si tratta di una scoperta recente, in Zona Cesarini da pandemia. Importanti studi hanno dimostrato che progettare un viaggio giova alla salute mentale, anche se non si è certi di poter partire.
Già nel 2013 un sondaggio effettuato su 485 adulti negli Stati Uniti ha collegato il viaggio allo sviluppo di maggiore empatia, attenzione, energia e concentrazione. E tutto questo sarebbe da mettere in relazione anche all’atto di adattarsi alle culture straniere, che può facilitare la creatività.
Altri studi dimostrano come la stessa idea di intraprendere il viaggio trasmetta un senso di appagamento, legato alla prospettiva di accumulare un bagaglio di esperienze nuove, e un arricchimento fatto di storie, racconti, oggetti che saranno merce di scambio d’emozioni al nostro rientro. Insomma, endorfine “a gratis” per tenersi su e non lasciarsi andare alla paura e al pessimismo.
E allora diamoci da fare, tiriamolo fuori questo viaggio nel cassetto. Le seduzioni dell’Oriente, i tesori archeologici degli imperi aztechi, gli infiniti spazi australiani, le atmosfere caraibiche, le magnifiche capitali europee, le aurore boreali, la veleggiata verso l’isola del cuore, il cammino sulle orme di antichi pellegrini… E chi più ne ha più ne metta. Dall’esotismo più spinto alle meraviglie delle nostre terre, c’è tutto un mondo che ci aspetta. L’importante è crederci e prepararsi per tempo.