La sua notorietà, Castellamonte, la deve alla produzione delle stufe in ceramica, oggetti preziosi rifiniti con vernici smaltate in tinte vivacissime, che diventarono nel tempo un vero e proprio status symbol degli arredamenti più preziosi. Una tradizione che risale al Cinquecento e di cui si conservano ancora straordinari esempi d’epoca nei castelli di Agliè, di Masino, di Rivarolo e di Ozegna.
Siamo a Castellamonte, cittadina del Canavese, a soli 38 chilometri da Torino. Un territorio caratterizzato da minerali argillosi e refrattari tanto che le collinette erose e incise dai fenomeni naturalistici e dalla mano dell’uomo, hanno assunto col tempo l’aspetto di “castelletti” con guglie e pinnacoli che danno al paesaggio un pittoresco aspetto.
Da qui nasce l’abilità dei ceramisti locali che hanno saputo trasformare un’attività artigianale in una vera e propria realtà industriale. Le stufe, i caminetti Franklin, le statue, i decori architettonici, gli utensili per l’industria chimica, i laterizi, gli oggetti d’arte sono usciti dalle manifatture e dai laboratori per essere commercializzati a livello nazionale e internazionale. Tanto che Castellamonte è inserita nel circuito delle trentasei città italiane che contribuiscono attivamente non solo a mantenerne vivi il sapere e la produzione, ma anche ad aggiornare i canoni estetici e l’innovazione tecnologica.
Così anche quest’anno Castellamonte, dal 20 luglio al 4 agosto, ospita la Mostra della Ceramica giunta alla sua 59esima edizione. A curare la kermesse per il terzo anno consecutivo, Giuseppe Bertero.
Durante la manifestazione saranno presenti tutte le realtà produttive del territorio dislocate in 5 punti espositivi: Palazzo Botton, Centro Congressi P.Martinetti, Cantiere delle Arti, Casa Museo Famiglia Allaira e Centro Ceramico Fornace Pagliero.
E proprio per valorizzare l’arte della ceramica in tutte le sue tecniche e destinazioni d’uso, dal design all’artigianato, e di promuovere il territorio di Castellamonte, anche quest’anno è stato indetto il concorso «Ceramics in love» al quale hanno partecipato 180 artisti da 20 nazioni sul tema dell’amore nella sezione arte e design! Il risultato sarà in mostra nei locali storici di Palazzo Botton e al Centro Congressi Martinetti.
L’ingresso è libero con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21, sabato e domenica dalle 10 alle 21. Sarà inoltre l’occasione per visitare il borgo arricchito da oggetti in ceramica ereditati dalle passate edizioni e per vedere, nei giorni prefestivi e festivi con navetta dedicata, i suggestivi “castelletti” da dove si ricavava la famosa argilla di Castellamonte.