Una più, una meno, sono quelle che si potranno scoprire da lunedì 28 gennaio a sabato 2 febbraio a La Porta del Vino di Milano. L’ex casello daziario di Piazza Cinque Giornate, tempio del buon bere, con questa settimana dedicata ad una perla dell’Oltrepo’ Pavese inaugura un 2019 tutto all’insegna della scoperta delle cultivar italiane. Riservando un occhio di riguardo a quelle lombarde, come si addice ad un progetto animato dal Movimento Turismo del Vino Lombardia.
“Dopo le settimane dedicate a zone più piccole e poco note – afferma Carlo Pietrasanta, vicepresidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo, ideatore de La Porta del Vino e vignaiolo – è doveroso guardare anche ai territori che hanno certamente fatto grande e importante la produzione vitivinicola della nostra Regione. Non possiamo ignorare che l’Oltrepò Pavese è una delle zone di produzione più rilevanti d’Italia per numero di aziende e per volumi di produzione. Aggiungo: possiamo dire anche, in molti casi, per la qualità assoluta, della produzione”.
Claudio Maspes – responsabile delle degustazioni de La Porta del Vino, formatore e Direttore dei Corsi ASPI per Milano e Provincia – spiega: “Oltre ad essere stati per decenni i più consumati nelle famiglie milanesi, quelli dell’Oltrepò sono anche vini che hanno conosciuto una crescita qualitativa impressionante, grazie ad alcuni produttori illuminati che non si sono accontentati di facili ma temporanei successi. E le grandi e multiformi espressioni di questo straordinario vitigno – il Pinot Nero – che conosceremo nel corso della settimana sono probabilmente la bandiera più illustre di questo territorio.”
“Affascinante, difficile, faticoso, raffinato: il Pinot Nero è una delle scommesse più impegnative per qualsiasi vignaiolo e qualsiasi enologo, – sostiene Valeria Radici Odero dell’Azienda Frecciarossa, una tra le più prestigiose della zona, storicamente legata alla coltivazione di questo grande vitigno – che però in Oltrepò Pavese ha trovato una delle sue case d’elezione, tanto che può dare risultati di grandissimo valore in forme diversissime tra loro, dai bianchi ai grandi Metodo Classico fino alle vinificazioni più importanti in rosso e in rosso riserva. L’importante è lavorare in modo serio e preciso, per ottenere dei vini che possono reggere il confronto con le produzioni più blasonate al mondo”.
Proprio per presentare questa straordinaria varietà, ciascuna serata di questa settimana alla Porta del Vino sarà dedicata ad una delle “sfumature” possibili della vinificazione del Pinot Nero: bianchi, Metodo Classico in bianco e in rosa, grandi rossi. Il programma della settimana del Pinot Nero prevede le prime due giornate dedicate agli operatori HoreCa mentre nei rimanenti quattro giorni il banco d’assaggio è aperto al pubblico (dalle 17.30 alle 21.30, € 15) con degustazione guidata (alle 19.30, senza sovrapprezzo, per i primi 10 prenotati) delle varie nuances di Pinot Nero.
Per informazioni e prenotazioni: laportadelvino@mtvlombardia.com (tel: 3493030862)
A cura di Rosella Trombetta