Dal 2 dicembre 2018 al 15 aprile 2019, ai Musei Civici di Bassano del Grappa, si terrà la mostra Valentina una vita con Crepax, a cura dell’ Archivio Crepax. Con soluzioni espositive inedite e spettacolari emergono la maestria, l’estro, l’originalità di un artista che ha voluto dedicare gran parte della carriera al fumetto creando un personaggio-ritratto di un’epoca. Guido Crepax e Valentina. Fuori dagli stereotipi dei primi anni ’60 per mano di un uomo prendeva vita una donna non solo bella e seducente, ma anche solitaria, scandalosa, sospesa tra sogno e realtà, tra emozioni e contraddizioni. Insomma una donna nuova, stimolata dai cambiamenti impetuosi di un tempo in cui la figura femminile andava acquistando finalmente, faticosamente, un ruolo centrale nella società.
Per disegnare Valentina, Crepax si ispirò a Louise Brooks la Lulù del cinema muto, attrice di culto, figura anomala nel nascente star sistem hollywoodiano. Il caschetto, i lineamenti sottili, la bocca carnosa, un corpo flessuoso e perfetto generosamente esibito sulla carta, sono l’identikit di un personaggio che per la prima volta nella storia del fumetto possiede una carta d’identità con tanto di dati anagrafici personali. Nascita, giorno di Natale del 1942, abitazione, via De Amicis 45 a Milano (lo stesso indirizzo di Crepax), altezza 1,72, stato civile nubile, professione fotografa. Le strisce ce la mostrano crescere, cambiare e anche invecchiare nel corso degli anni, proprio come una persona reale, aggiungendo il sale dell’attualità all’avventura di una donna forte e fragilissima, divisa fra passioni, sentimenti, impegni quotidiani e frequenti divagazioni oniriche, dove l’impossibile diviene realtà, tutto è consentito e nulla è censurabile.
Uno spazio rilevante della mostra è dedicato alla figura di Crepax, enfant prodige che appena dodicenne realizza a Venezia i primi albi a fumetti ispirati a film horror degli anni ’30/’40 e sogna di diventare un fumettista. Invece ottiene i primi incarichi professionali in ambito musicale illustrando centinaia di cover di dischi, e successivamente, tra gli anni ’50 e ’60, lavora a importanti campagne pubblicitarie per Shell, Dunlop, Campari e i tessuti Terital. Nel frattempo è ideatore di sigle e scenografie per alcuni programmi televisivi, e s’impegna nella sceneggiatura teatrale e in storyboard cinematografici. Continua anche l’attività di illustratore per riviste e copertine di libri. Nel 1965 sulla rivista Linus esordisce con Valentina, sconvolgendo i canoni del fumetto d’autore e iniziando un percorso che lo porterà alla notorietà internazionale. La mostra sottolinea la carica innovativa delle opere di Crepax fumettista, che vedono sempre le donne protagoniste ma con una funzione non solo estetica o legata alla carica erotica delle sue storie. E’ una chiave narrativa complessa, che indaga mondi psicologici in modo inedito, a volte provocatorio a volte profetico.
Musei Civici di Bassano del Grappa