Un piccolo borgo rurale e tutt’intorno risaie, qualche cascina, una lontana autostrada. Bisogna possedere un’immaginazione piuttosto fervida per pensare che qui si possa nascondere un resort originale, elegante, discreto, impregnato di storia, confortevole e accogliente come una maison de charme. E invece esiste, ed è cosa ben nota agli stranieri che sbarcano a Malpensa sapendo già dove dirigersi per soggiornare in un comodo nido in posizione strategica fra Torino, Milano e le bellezze dell’Alto Piemonte. Nel circondario invece il Tenimento al Castello è soprattutto un nome che ogni tanto risuona accostandolo a qualche matrimonio fastoso o a un evento speciale per pochi ospiti privilegiati. Come si dice, nemo propheta in patria. Ma, vista la qualità dell’accoglienza, ancora per poco.
Posto all’interno dell’abitato di Sillavengo, nella pianura novarese, il resort è una villa padronale del ‘500 modificata con interventi architettonici successivi. Faceva parte di una grande tenuta già di proprietà della nota famiglia Caccia Dominioni. Una ventina di anni fa il padre dell’attuale proprietaria Sabrina Vittore, con l’occhio lungo e forte dell’esperienza di un altro hotel in montagna, la acquista, e dopo un ampio lavoro di ristrutturazionene ne ricava la nuova struttura. Insieme al marito Antonio Pappalardo, l’intraprendente Sabrina ha voluto nel tempo creare un hotel di charme con 12 stanze e una suite, un ristorante gourmet, un meraviglioso salotto/orto pensile all’aperto, una bella piscina per gli ospiti con grotta annessa dedicata a massaggi e docce emozionali, una piccola e funzionale Spa. In un’ala si aprono spazi destinati a eventi e matrimoni con un grazioso giardino, dehors sotto il portico, salone con camino, e altre sale comuni dove è sempre possibile appartarsi per leggere, lavorare, rilassarsi.
Le 12 camere e la suite sono arredate con gusto, e ogni dettaglio è frutto di un’accurata ricerca: dal recupero del disegno originale dei soffitti affrescati, ai mobili armoniosamente abbinati al contesto, alla biancheria dei letti, ai raffinati prodotti courtesy di Prjia, offerti nei pratici dispenser per una gestione più sostenibile dell’ambiente. La suite possiede una Private Spa con sauna, sposando un nuovo concetto di benessere e rigenerazione che inizia dalla camera da letto.
Come si accennava, al Tenimento s’incontra anche la storia. Infatti nei corridoi che portano alle camere alle pareti ci sono documentazioni originali riguardanti la battaglia di El Alamein. Il vecchio proprietario Paolo Caccia Dominioni, insignito di molteplici onorificenze al valor militare e per la lotta partigiana, vi partecipò in qualità di ufficiale. Dopo la fine del conflitto venne incaricato dallo stato italiano per il progetto e la costruzione di Quota 33, il sacrario in terra egiziana alla memoria dei caduti. Oggi è parso giusto dedicare questo spazio al celebre personaggio, all’epopea da lui vissuta, e ad eventi importanti del recente passato.
Ecco dunque chiarita l’origine del nome dato al ristorante del resort: Q33. Situato in una bellissima sala decorata, è il regno affidato al giovane chef Maurizio D’Andretta per esprimere tutto il suo talento, attingendo alla tradizione del territorio senza disdegnare rivisitazioni stuzzicanti e piacevoli. Assistito dalla sua brigata, Maurizio dimostra una grande abilità nell’assemblare ricette che si svelano man mano, in una starway to even di sapori. Un’accorta carta dei vini vede il doveroso predominio di etichette dell’Alto Piemonte (disponibili all’acquisto anche presso la reception): qualche bianco profumato da uva erbaluce e i grandi rossi, Gattinara, Ghemme, Boca, etc. comprese le nuove intriganti tendenze di croatine, vespoline e uva rara in purezza. Con mano abile, discrezione e tanta affabilità lo storico chef di sala sa accompagnare e orientare l’ospite nel suo percorso gustativo.
Per il Tenimento ogni momento del soggiorno, anche solo un break per l’aperitivo, deve orientarsi al benessere. E allora a fine giornata di lavoro, per un appuntamento romantico, dopo un defatigante rendez-vous di shopping al vicinissimo Vicolungo Outlets vale la pena di accomodarsi e assaggiare qualche sfiziosità fra le frescure dell’orto, dove nelle vasche di ferro battuto artigianali, fiori, piante, erbe aromatiche ed ortaggi curatissimi sono a disposizione dello chef. Con l’estate poi ci sono diverse nuove proposte per il tempo che ciascuno desidera, relax, wellness, gourmet e la possibilità di esplorare i dintorni, la verde campagna risicola, con delle fiammanti bici a pedalata assistita. Il resort fornisce anche informazioni sul territorio ad ampio raggio, un contesto che merita di essere visitato: dai laghi Maggiore e D’Orta alle magnifiche valli alpine (Sabrina, ex nazionale di sci, è ossolana, di Macugnaga) dalle colline vitate che poco o nulla hanno da invidiare paesaggisticamente a vigneti più blasonati, ai percorsi antonelliani, di grande interesse storico architettonico. Una location tanto suggestiva, raccolta e d’atmosfera è la cornice ideale e ambita per un giorno speciale come le nozze, anche grazie alla possibilità di celebrare all’interno della tenuta.