Non è detto che giunti alla meta ci si ritrovi irrimediabilmente assaliti dal sacro fuoco della creatività. Ma potrebbe pure accadere. L’idea è di mettersi in cammino e ripercorrere i luoghi in cui sommi poeti, scrittori, pittori del passato hanno vissuto o soggiornato, o ancora scelto di viaggiare, traendone ispirazione e materia viva per opere immortali. L’Italia è piena di questi percorsi; il problema spesso è come scovarli e fruirli. La Compagnia dei Cammini già da tempo ha deciso di accontentare i cercatori di terre di lettere o dell’arte figurativa, selezionando ogni anno diverse proposte.
Dal 28 aprile al 1 maggio in Abruzzo si potrà percorrere il cammino letterario nei luoghi e nel pensiero di Ignazio Silone. Silone era profondamente legato alla terra d’origine, e lì sono ambientate gran parte delle sue opere. Il cammino – adatto anche ai principianti – attraverso i meravigliosi paesaggi del Parco nazionale d’Abruzzo conduce fino a Pescina, paese natale dello scrittore. Si percorreranno i monti che circondano la piana del Fucino, dove il prosciugamento del grande lago fu causa delle tragiche vicende narrate in Fontamara. Brevi letture dai testi di Silone aiuteranno a calarsi nel territorio e nella sua storia e ad entrare nello spirito dell’autore. L’altro elemento che caratterizza il percorso è una natura indomita, a volte arida, aspra, dura, ma sempre magnifica.
Il cammino dedicato al grande pittore tedesco Albrecht Dürer si svolge in Trentino sulle tracce del primo viaggio in Italia nel 1494. Giunto da Bolzano all’altezza di Salorno, Dürer fu costretto a scegliere una via alternativa, e optò per una già segnata in epoca romana e conosciuta nel Medioevo come Semita Karoli in riferimento a Carlo Magno. Arrivò così al Lago Santo e poi fino a Segonzano in Val di Cembra, proseguendo da lì verso la Valsugana e infine, Venezia. Questo sentiero che unisce idealmente l’Alto Adige-Südtirol e il Trentino, racconta realtà paesaggistiche e culturali di due mondi diversi. Dürer documentò il suo passaggio in Trentino Alto Adige con dodici splendidi acquerelli di cui cinque dedicati alla Val di Cembra, ritraendo il Castello di Segonzano e un lago alpino, probabilmente il Lago Santo. La Compagnia dei Cammini ripercorre questo itinerario dal 17 al 20 maggio in un paesaggio grandioso addolcito dai meravigliosi terrazzamenti del Müller-Thurgau baciati dal sole. Un tracciato impregnato di storia, lascito di mercanti, artisti e pellegrini, da solcare aprendo i sensi al risveglio dei boschi, dei prati in fiore e dei ruscelli. Un viaggio a ritmo lento tra la Valle dell’Adige e la Val di Cembra, terre di grandi vini al cospetto delle Dolomiti del Brenta, per risvegliare energie ed emozioni.
E’ la Calabria la meta di Suoni e sentieri d’Aspromonte, che la Compagnia dei Cammini organizza dal 14 al 21 aprile sulle tracce dei viaggiatori dell’Ottocento, tra buona cucina, musiche tradizionali e un tuffo nelle splendide acque del Mare Jonio. A ispirare la proposta è Edward Lear, che nel 1847 percorse a piedi la Calabria, accompagnato da una guida e da un asino. Il Cammino dell’inglese procede da paese a paese attraverso i sentieri nella natura, e verrà seguito anche stavolta grazie al sostegno di una guida locale e degli asinelli, pazienti e infaticabili maestri di lentezza. La via solca ambienti unici come le fiumare e i campi di bergamotti, piccoli borghi dei greci di Calabria, comunità che conserva la lingua di Omero, usi e tradizioni secolari. L’Aspromonte più autentico e intatto, fra gente che oggi riscopre con orgoglio il valore delle proprie radici.
Di nuovo in Abruzzo per seguire le orme di un grande artista: Il cammino di Escher, dal 9 al 16 giugno. Otto giorni a piedi per un percorso di media difficoltà alla ricerca dei passi dell’incisore e grafico olandese che, tra il 1928 e il 1935, intraprese tre viaggi fra Abruzzo e Molise, lasciando a testimonianza numerose opere di assoluto valore. A distanza di quasi novant’anni un’occasione per ritrovare i luoghi che hanno ispirato l’artista cercando similitudini e differenze nel paesaggio attuale. E poi altri maestri delle arti visive, come il mitico pittore eremita Charles Moulin che elesse Le Mainarde molisane a propria dimora, o il celebre fotografo Cartier Bresson affascinato dal paesaggio e dalle tradizioni di Scanno. Si partirà dall’abbazia benedettina di Castel San Vincenzo, una delle poche testimonianze del periodo carolingio (VIII secolo), con gli straordinari affreschi della cripta dell’abate Epifanio. I camminanti avranno il privilegio di avanzare in contesti naturali inalterati e unici: il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Riserva delle Gole del Sagittario e le pendici del Parco regionale del Velino-Sirente.