Al Lido cercando un’altra Venezia

Scoprire la Serenissima da una prospettiva diversa, nell’atmosfera perduta di antiche dimore in cui rivive l’accoglienza delle locandiere. Una sorta di istituzione che faceva di Venezia e la sua laguna mete privilegiate di viaggiatori e visitatori esigenti, amanti del buon gusto, della quiete, dell’attenzione ai dettagli. La locanda offriva ristoro al corpo e all’anima: qui il viaggio aveva termine per lasciare spazio ad un nuovo inizio. Ai giorni nostri sono pochi i luoghi nella città-mito ostaggio dei turisti che possono offrire tutto questo. Il Relais Alberti di Malamocco, borgo storico del Lido di Venezia, si è dato l’appassionante missione di rievocare il mondo veneziano delle locande, con al centro la figura femminile che aveva il compito di accogliere e coccolare ogni ospite.

Gli ingredienti per compiere questo piccolo sortilegio, così assonante con l’aura magica di Venezia, non sono molti ma ben assortiti. Due amiche, entrambe nel settore alberghiero lidense da quattro generazioni, due magnifiche ville di fine secolo XIV a comporre il Relais, un borgo antico ancora integro e gelosamente preservato, un’isola piena di cose belle e interessanti tutte da svelare.

Micaela Salmasi e Michela Cafarchia hanno voluto riversare nel progetto la loro passione per un’ospitalità a misura di cliente che regali un soggiorno esperienziale da ricordare, e l’impegno con cui si spendono per promuovere il  territorio, puntando al rispetto e alla valorizzazione della cultura e della storia del Lido di Venezia. Il recupero della struttura, chiusa da tempo, ha portato oggi ad un complesso alberghiero costituito da Ca’ Alberti e Ca’ del Borgo dotato di venti camere; ognuna diversa, ma tutte caratterizzate  dal massimo confort,  dalle ampie e classiche suite alle accoglienti garden suite. L’affaccio di ciascuna è sui graziosi cortili interni o sul canale che circonda Malamocco.

Il nucleo del paese mantiene la fisionomia del piccolo villaggio di pescatori e carpentieri dalle case tradizionali color pastello, sospeso nel tempo, dove gli orti regalano primizie rigorosamente bio e lo sguardo abbraccia da un lato la laguna dall’altro il mare aperto. Qui Hugo Pratt amava cenare con gli amici più cari e non è difficile immaginare che tante vicende dell’indecifrabile Corto siano nate fra questi vicoli e queste mura impregnate d’Oriente. Malamocco è un’oasi di pace, e il relais è un’oasi nell’oasi. Gli arredi rimandano all’epoca in cui la ricca famiglia Alberti vantava una posizione di prestigio nella società veneziana, con tessuti preziosi, mobili antichi, camini forgiati da sapienti mani artigianali. Un giardino interno giocato fra aiuole fiorite e comodi divani ombreggiati garantisce relax e tranquillità anche nelle ore più calde.

Ma le locandiere hanno pensato ad una serie di proposte che vanno oltre l’idea di un classico soggiorno in un relais di lusso. L’integrazione con il contesto e la sua storia è il fil rouge che ispira ad esempio il  laboratorio enogastronomico dove dar vita a preparazioni gustose con i prodotti a km zero dell’orto Alberti. Gli ospiti possono partecipare attivamente, accedere alle coltivazioni, e scegliere insieme Michela e Micaela la frutta e le verdure che serviranno per succhi, centrifugati, e ricette appositamente concepite e selezionate per il relais. La ricerca di un’originale linea food è stata affidata a Giorgio Trovato, giovane ed esperto chef tanto brillante quanto appassionato di valorizzazione e recupero delle tradizioni di un territorio attraverso il cibo. Alla selezione dei vini, in gran parte ovviamente attinti dai classici della produzione veneta, ci pensa Ottavio Licitra Venditto, eletto nel 2014 miglior sommelier d’Italia.

In tema di viaggio e scoperta, partendo dal relais in bici, a piedi o in auto è possibile conoscere i tanti aspetti meno noti e sorprendenti del Lido, scostando appena il sipario glamour della mostra internazionale del Cinema, dalle bellissime spiagge all’oasi faunistica WWF, dallo storico aeroporto al fascinoso golf, fra i più scenografici del paese. E’ la filosofia di Green Lido, il progetto nato per promuovere e rilanciare all’insegna della sostenibilità ambientale quest’ampio territorio verde, ricco di storia, arte, cultura, natura, e cose buone a pochi passi da Venezia, fruibile tutto l’anno. Il progetto è un’iniziativa  del Consorzio Venezia e il Suo Lido, che riunisce imprenditori locali legati al turismo, presieduto non a caso dalla vulcanica Michela Cafarchia.  Locandiere sì, ma proiettate nel futuro.