Una meta molto amata dagli italiani che negli ultimi anni ha registrato un aumento notevole di visitatori e oggi propone nuove idee vacanza, alla scoperta di angoli poco noti, autentici, ricchi di storia e natura. La Croazia ha nel settore turistico una delle principali voci nell’economia nazionale. Le località costiere, le isole, le città storiche come Pola, Rieka, Spalato, Zara, autentici gioielli come Dubrovnik e soprattutto la vitalissima capitale Zagabria attirano un pubblico vario e numeroso, dalle famiglie ai cacciatori di eventi, dagli appassionati di sport ed ecoturismo ai food seekers più esigenti e curiosi.
Viaggiatori e turisti trovano qui un’offerta ampia e un’accoglienza sempre cordiale, accompagnate da un’organizzazione in continuo miglioramento. Nel capitolo trasporti, ad esempio, sono previsti nuovi collegamenti aerei e, soprattutto, marittimi dall’Italia, che renderanno ancora più facili i trasferimenti. Quest’anno l’ente del turismo della Croazia invita a scoprire le regioni dell’interno, ancora poco conosciute ma meritevoli di essere percorse e vissute. La Croazia orientale è la terra circondata da grandi fiumi, con una pianura alluvionale fertilissima dagli inconfondibili affioramenti fossili che testimoniano la presenza dell’antico fondale del Mar Pannonico. Le acque di Drava, Sava e Danubio creano ambienti naturali ad alta biodiversità con una fauna e una flora fra le più ricche d’Europa.
La Slavonia in questa regione è un territorio ampio e dalla morfologia composita. Oltre alla piana ricca di coltivazioni e piccoli villaggi ancorati alle tradizioni, la zona collinare dove domina la vite e cantine centenarie spillano ottimi vini di ceppo arcaico, quindi le montagne ammantate di boschi e querce secolari alte fino a cinquanta metri, il famoso rovere con cui si costruiscono le migliori botti. Nella zona dei monti si trovano testimonianze d’epoca medievale, quando la storia incrociava spesso queste contrade sospese tra Occidente e impero ottomano. Ecco allora sui versanti orientali dello Psunje il monastero benedettino di San Michele Arcangelo del XII secolo, dove furono ritrovate teste in pietra in stile romanico di grande valore artistico. E poi il castello con chiesa fortezza di San Dimitry a Brodsky, quello di Cernik, presso Nova Gradiška, e il monastero cistercense della Beata Vergine di Kutjevo, datato 1232.
Molti altri edifici storici sono presenti nelle città della Slavonia e dell’estremo lembo orientale croato, detto Barania. Il barocco asburgico domina a Osijek, Vincovci, Požega, Slavonski Brod, Vukovar e Ilok. Questo territorio era così conosciuto per la sua bellezza bucolica e per la grande disponibilità di selvaggina che vi avevano fissato dimore famiglie aristocratiche come Odescalchi, Savoia, Esterházy, Mailath e molte altre. Un’ulteriore attrattiva ben nota della regione erano le abbondanti acque termali, un altro prezioso lascito geologico del Mar Pannonico. Già i Romani le armavano particolarmente e accostando questo prezioso patrimonio alle abbondanti messi della piana alluvionale definivano i luoghi Vallis Aurea, valle dorata. Nel tempo si è poi sviluppato l’allevamento dei cavalli raggiungendo notevole fama con la razza dei lipizzani, docili, eleganti e intelligentissimi, capaci di evoluzioni d’alta scuola. Oggi è possibile vederli in particolare a Ɖakovo.
Un viaggio in queste terre è sempre una buona idea, ma può essere anche un’alternativa alle affollate spiagge estive o un’integrazione di vacanza per rigenerarsi e godere di un ambiente intatto, con tanti siti interessanti, parchi naturali e piccoli villaggi accoglienti. Posti dove la gente è felice di offrire le specialità locali a cominciare da salumi e dolci strepitosi, accompagnati da vini schietti e titolati. E sarà l’occasione per partecipare alle feste tradizionali che riempiono la bella stagione, fra canti e fisarmoniche attorno al fuoco, mentre le ragazze indossando abiti tessuti d’oro danzano brillando come le stelle che luccicano nel cielo.