Il carnevale impazza, un po’ di allegria non può far male. Ad ogni latitudine una festa speciale.
Nonostante gli sforzi della concorrenza, il carnevale per antonomasia rimane quello di Rio de Janeiro, un totem assoluto per il popolo carioca, evento atteso e celebrato con passione quasi mistica dagli abitanti della metropoli brasiliana. Un rito fatto di musica, danza, travestitismo, eccesso, tutto all’ennesima potenza. Come di consueto il clou si avrà con i cortei mascherati, tra carri elettrici carichi di musicisti, coloratissime coorti tradizionali, batucadores e figuranti. In testa le scuole di samba che confluiranno nel mitico sambodromo per sfidarsi sotto la supervisione del Rei Momo, sovrano del carnevale, a cui vengono consegnate le chiavi della città per tutto il periodo di follia.
Sempre nel continente americano, ma qualche migliaio di chilometri più a nord, New Orleans ti avvolge nelle spire ipnotiche del Mardi Gras. La grande festa di carnevale nella culla del jazz ha preso il via addirittura l’8 di gennaio e si protrarrà tra sfilate e spettacoli incandescenti fino all’apice di martedì 9 febbraio. Le anime black, cajun e woodoo si fondono in un mix esplosivo scorrazzando lungo le strade della città con le parate più popolari, dette Endymion, Bacchus, Zulu, Rex.
Dal caldo della Lousiana ai ghiacci canadesi il salto è da brividi. Ma in realtà il carnevale di Quebéc City è uno dei più grandiosi e partecipati. Le celebrazioni hanno origini piuttosto antiche: è del 1894 la prima edizione di festa dell’inverno abbinata al carnevale. Tradizionalmente insieme alle classiche mascherate si svolgono corse di cani da slitta, corse in canoa, gare di sculture di neve, tuffi nella neve e pattinaggio a ritmo di musica. Il bellissimo centro storico, dall’aria inconfondibilmente francese, è invaso letteralmente dalla gente in preda all’euforia. L’anno scorso oltre 500.000 persone entusiaste hanno partecipato a quello che si può ben definire il carnevale sulla neve più grande del mondo.
Cambiamo atmosfera ma non lingua per approdare sulla sempre splendente Cote D’Azur per il celeberrimo carnevale di Nizza. Quest’anno si tiene dal 13 al 28 febbraio, con sfilate di carri e cortei lungo la scenografica Promenade des Anglais, animate di giorno e di notte da oltre 1000 musicisti e ballerini internazionali. Ambitissima la partecipazione alla sfilata dei carri addobbati con fantasiose composizioni floreali, da cui personaggi in costumi stravaganti lanciano al pubblico mimose, gerbera, gigli e altri delicati, profumatissimi proiettili.
Vade retro esterofili… Non esiste scenario più romantico e incantevole per il carnevale delle calli e dei palazzi di Venezia. Dame e cavalieri in maschera e abiti settecenteschi rievocano i tempi licenziosi di Casanova sciamando tra campi, rive e sotopòrteghi. Ai più fortunati si aprono le porte delle residenze nobiliari per le feste esclusive, ma a tutti è concesso il privilegio di assistere agli spettacoli che anche quest’anno si terranno in particolare in piazza San Marco, all’Arsenale e nei dintorni, dal 23 gennaio al 9 febbraio. All’Arsenale le scenografie grandiose sono a cura del teatro La Fenice, sono previste performances artistiche, musicali, fuochi d’artificio e non mancherà il contributo fondamentale delle cichèterie veneziane, per sostenere adeguatamente lo sballo collettivo fino al culmine del martedì grasso.
Agli appassionati del genere è dedicato il libro reportage di Guido Piotrkowski, talentuoso fotogiornalista argentino autore di un lungo viaggio per immagini fra i carnevali del continente sudamericano. Momenti di festa che riescono a riflettere e raccontare culture diverse e tipiche di ciascun Paese.