Nel cuore di Madrid, a pochi passi da Plaza Mayor, c’è il ristorante più antico del mondo, come certificato dal Guinness dei Primati, Il Sobrino de Botín, attivo da 300 anni è citato anche in un famoso libro di Hemingway “Fiesta” e pare che un adolescente Goya, intorno al 1765, vi lavorò come lavapiatti.
Nel ‘700 le strade intorno a Plaza Mayor, il centro di tutte le attività commerciali, venivano nominate in base alle attività che vi si svolgevano, ad esempio Calle Cuchilleros per i coltelli. Fu proprio qui che il cuoco francese Jean Botín stabilì la propria attività, cucinando nelle corti dei nobili. Ma solo nel 1725 il nipote Candido Remis intraprese l’attività aprendo per la prima volta la locanda, come testimonia la data impressa sull’originale forno a legna ancora perfettamente funzionante.
All’inizio del XX secolo il ristorante Botín passò alla famiglia Gonzáles la quale, grazie alla passione e all’intraprendenza, riuscirono a far sopravvivere l’attività alle guerre e alla dittatura. I figli dei nuovi proprietari, Antonio e Jose, presero le redini del ristorante trasformandolo gradualmente in un grande business che dura ancora oggi.
Entrare nelle originali vecchie mura, nello stabile a quattro piani con le travi a vista ed il pavimento in cotto, è come fare un tuffo nel passato e vivere l’atmosfera dell’originaria locanda, degustando l’imperdibile Cochinillo, dorato al calore del vecchio forno, ascoltando tradizionale musica dal vivo e sorseggiando un ottimo calice di vino.