Il 2019 segna il 5° centenario della morte di Leonardo da Vinci al Clos Lucé ad Amboise, della nascita di Caterina de’ Medici (divenuta moglie di Francesco II°) a Firenze e dell’inizio della costruzione del castello reale di Chambord. Una concatenazione di eventi formidabile che la Valle della Loira, ultima dimora del genio italiano e culla del Rinascimento d’Oltralpe, si prepara a festeggiare degnamente con numerose iniziative: più di 500 nella regione e un tour in 11 Paesi nel mondo per pubblicizzare la straordinaria ricorrenza.
Ma non si tratta soltanto di un appassionato omaggio ad una figura unica nel campo della conoscenza e dell’arte e al lascito inestimabile del suo pur breve soggiorno in Francia. L’intento in questi tempi dominati dalla velocità, spesso fonte di distrazione e superficialità, è anche quello di portare l’attenzione del pubblico sui grandi temi del Rinascimento: patrimonio, arti e lettere, musica, scienza e rivoluzioni tecnologiche, architettura, artigianato, gastronomia. In senso più ampio, l’arte di vivere. E, sullo sfondo, l’amore per la bellezza. Che trova proprio nella regione Centro-Valle della Loira ideale compimento, grazie a un capitale architettonico e paesaggistico fra i più noti e apprezzati. Sono placidi borghi, famosi castelli, colli ammantati di boschi e viti preziose, e un fiume maestoso, riconosciuti patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Chi visita la regione il più delle volte non sa che dietro a questo patrimonio inestimabile c’è tanta Italia. Furono Carlo VIII° e Francesco I° a richiamare qui artigiani, paesaggisti, architetti, artisti, tutti Italiani, per trasformare le città e le campagne della Valle della Loira attraverso la costruzione di manieri, chiese, edifici pubblici, rocche, case a graticcio, grandiosi palazzi privati. Importarono così il Rinascimento, nato nell’Italia del Quattrocento, dopo averne ammirato e apprezzato i capolavori nelle nostre città, da Milano a Firenze, da Bologna a Roma. Rivoluzionando non solo l’estetica, ma anche gli stili di vita. In questo periodo vengono realizzati i castelli che costituiscono ancora oggi un motivo di orgoglio per la Francia: Chambord (nel 1519), Azay le Rideau (nel 1518), Valençay (nel 1520), Chenonceau (nel 1514), l’Ala Francesco I° del Castello Reale di Blois (nel 1515).
Leonardo da Vinci arriva ad Amboise nel 1516, all’età 64 anni. Ha accettato l’invito di Francesco I°, che lo vuole accanto alla sua corte e lo nomina Primo pittore,ingegnere e architetto del Re. Porta con sé poche cose e alcuni quadri, tra i quali il ritratto di una dama cui tiene molto. La Gioconda lo accompagnerà fino alla fine, quando il 2 maggio 1519 si spegne al castello di Clos Lucé. Verrà poi sepolto nel Castello Reale di Amboise.
La fama e l’unicità del genio italico, la grandezza del Rinascimento, giustificano la mole di eventi che a partire dal gennaio 2019 vedranno coinvolta l’intera regione e i magnifici castelli. Solo per esemplificare si va dall’esposizione dell’arazzo dell’Ultima Cena, copia quattrocentesca del celebre affresco, in prestito per la prima volta dai Musei Vaticani, alla ricostruzione di macchine progettate da Leonardo, agli spettacoli di luci notturne, a mostre d’arte antica e contemporanea sulla scia del mecenatismo dei re. E poi convegni, concerti, film storici, spettacoli evocativi, istallazioni interattive ispirate alla letteratura rinascimentale. Gli ospiti troveranno un’organizzazione puntuale, con visite guidate, punti informativi, pacchetti speciali e tanto altro. Saranno naturalmente valorizzate le attrattive del territorio, che vanta una hotellerie di gran classe, e un’offerta enogastronomica ai vertici del panorama francese. Per il prossimo anno una meta da mettere in lista: la Regione Centre – Val de Loire è stata scelta per essere la Destinazione Francia nel 2019, portando a tutti il messaggio immortale di Leonardo: “Fate che il vostro dipinto sia sempre un’apertura al mondo”.
Info: france.fr