Joséphine Baker, cuore in musica

Le strade e le mura di Parigi sono impregnate di storia e di storie. Fra le più incredibili e commoventi c’è quella della Venere Nera, la ragazzina di colore in fuga dalle discriminazioni razziali nell’America degli anni ’20 diventata ben presto la ballerina cantante adulata e contesa dai teatri e dai club più esclusivi della Ville Lumière. Nonostante il successo e la girandola di follie di quella Festa mobile di cui era indiscussa protagonista, Joséphine non dimenticò mai le sue origini, e le sofferenze dei tanti emarginati, discriminati e senza diritti. Proprio Hemingway, che ne fu grande ammiratore, e forse amante, la definì “la donna più sensazionale che si sia mai vista”.

La giovane musicista, cantante e autrice Maria Olivero, da sempre interessata alle grandi figure femminili della storia, incrociando la vicenda umana e artistica di Joséphine Baker  ne ha compreso la potenza e il valore simbolico, e ha costruito Joséphine Baker – Still My Heart Beats, uno spettacolo fatto di canzoni originali e parole che raccontano la sua vita.

Un lungo cammino, partito nel 1906 dalla Saint Luis dell’infanzia poverissima, servetta a meno di dieci anni presso ricchi bianchi,  attraverso i trionfi in Europa, amica di Frida Kahlo, e musa di grandi personaggi come F. Scott Fitzgerald, Picasso, Georges Simenon, Le Corbusier, Christian Dior, fino all’ultima fatale esibizione del 1975. Una fotografia da cui emerge la personalità di una donna  generosa e altruista fuori dagli schemi, insofferente ai pregiudizi, pronta a battersi contro il nazismo nella Parigi occupata, a schierarsi al fianco di Martin Luther King, ma anche a offrire accoglienza e amore incondizionato adottando 12 bimbi orfani di diverse nazionalità, la sua Tribù Arcobaleno. Joséphine Baker  diede un contributo personale alle grandi tematiche del suo secolo, ancora purtroppo attuali, impegnandosi per tutti coloro che sono oggetto di discriminazioni, contro il razzismo e l’emarginazione, per la libertà e la giustizia sociale.

Still My Heart Beats: il cuore di Joséphine Baker  batte ancora, oggi più che mai, per ricordarci che l’amore è l’azione necessaria e concreta per prenderci cura degli altri, delle cose, del pianeta in cui viviamo. Ed è la chiave per affrontare le tante battaglie che qui e ora ci chiamano in causa per dare diritti e speranza a chi non li ha. Così Maria Olivero attraverso la musica e le parole  ha costruito “Un lavoro d’amore”, come affermò il figlio di Joséphine,  Jean Claude Baker, incontrandola  a Manhattan nel 2014.

Nella sua Parigi del resto il ricordo di Joséphine è ben vivo, dando nome a strade ed edifici pubblici. La gratitudine della terra d’adozione non si è fermata alla Légion d’honneur e altre prestigiose onorificenze per i servizi resi durante la guerra. E’ come se sulle note di una grande orchestra ancora la sua danza e il suo  canto scendessero da Montmartre lungo la Senna fino al mare per portare un messaggio d’amore anche agli ultimi della Terra.

Maria Olivero sarà con Joséphine Baker – Still My Heart Beats per la prima a Novara il 14 novembre, al Nuovo Teatro Faraggiana, insieme a un gruppo di artisti di primo piano, tra cui Fulvio Renzi al violino e viola e Vincenzo Zitello all’arpa. A questa data seguirà venerdì 1 Dicembre 2017 Torino, presso  la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, per poi toccare altre città d’Italia nei prossimi mesi.

Joséphine Baker – Still My Heart Beats è parte del progetto TODAY project che fa della parola Today- oggi l’imperativo per una cittadinanza attiva, responsabile, consapevole

 

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