Abitare nella storia della colonizzazione africana e delle piantagioni di cacao e caffè circondati da una vegetazione lussureggiante, in una casa padronale dell’ottocento perfettamente ristrutturata e arredata. Lontano dal caos, in mezzo all’oceano, nel cuore del Golfo di Guinea. Questo significa soggiornare a Roça Sundy, affascinante hotel resort di charme ricavato in una delle tenute, le roças, costruite dai Portoghesi nel diciannovesimo secolo sull’arcipelago di São Tomé e Príncipe. I possedimenti erano costituiti da case signorili di notevole pregio estetico, corpi di fabbrica, essicatoi, magazzini, dormitori, e poi le sanzala, case dei capataz, e spesso chiese, ambulatori e asili. Un’organizzazione autosufficiente creata per gestire le coltivazioni dove inizialmente lavoravano gli schiavi importati dalle coste dell’Africa occidentale e poi lavoratori coatti, affrancati dalla schiavitù o attirati con l’inganno da Capo Verde.
Roça Sundy si trova sull’isola di Príncipe, la minore delle due principali, dichiarata Patrimonio Unesco e Riserva Mondiale della biosfera. Per buona parte ricoperta da foresta vergine primaria, al secondo posto per valore naturalistico in Africa, è un luogo dalla natura prorompente e intatta dove ancora si percepisce la meraviglia della creazione. L’attuale struttura della tenuta è tuttora quella disegnata da Jerónimo José Carneiro, che la acquistò nel 1875, avendo creato la Sociedade Agrícola Sundy, Lda., con sede a Lisbona. Già all’epoca la roça deteneva un primato, perché proprio qui venne piantata la prima pianta di cacao dell’arcipelago nel 1822, quando il re del Portogallo decise di spostare in Africa le coltivazioni del prezioso frutto per rimediare alla perdita dei territori in Brasile, resosi ormai indipendente. Roça Sundy oggi fa parte del gruppo HBD che sta promuovendo attivamente uno sviluppo turistico sostenibile sull’isola in collaborazione con il Governo Regional da Ilha do Príncipe.
Il resort è stato inaugurato a maggio 2017 dopo un accurato lavoro di recupero e ristrutturazione. Dodici camere con bagno privato, condizionatore, vista sulla piantagione di cacao e la foresta, una suite meravigliosa, arredi originali ritrovati nei mercati dell’arcipelago e quindi restaurati, abbinati ad altri moderni, eleganti e in tono con l’ambiente. Tutto è quiete, discrezione, massimo confort e invito alla scoperta delle tante bellezze dell’isola. Ristorante con cucina accuratissima a base di prodotti biologici della Roça Paciença (dove si possono anche acquistare) o di coltivatori locali, e pesce appena pescato. Qui ogni aspetto della gestione è all’insegna della sostenibilità e della cortesia, anche lo staff è stato selezionato per lo più fra la popolazione locale e formato per un anno in Portogallo.
La proposta di Roça Sundy è anche un invito a sperimentare esperienze uniche, attraverso l’interazione con la comunità di Príncipe, consentendo agli ospiti di scoprire le peculiarità dell’isola. Vengono organizzate escursioni in fuoristrada, toccando piccoli villaggi, roças con produzioni di cioccolato fantastico e coloniali, zone del parco naturale e le belle spiagge incontaminate. Gite in barca lungo la costa, per l’osservazione di delfini e balene o trekking nella foresta fra piante e animali endemici unici al mondo. In tutta sicurezza: non c’è niente di pericoloso a Príncipe e São Tomé. L’unico rischio è di lasciarci il cuore.
A cura di Teresa Scacchi
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