Vi ricordate del noto marchio ‘Galliano Habitat’? Nacque nel lontano 1961, percorse e caratterizzò gli anni Settanta e gli Ottanta e quasi tutti i bambini di Torino ricordano di aver sbirciato in quei curiosi oblò posti sul pavimento dei portici di via Micca. Oggi una parte di esso diventa l’ambizioso progetto GallianoL’Hub.
Intorno al 1970, Galliano fu il primo rivenditore di arredamento in Italia a promuovere la vendita di mobili di design con la formula cash and carry (acquistare e portare via subito, con un notevole risparmio per il consumatore e con un magazzino di merce pronta per il ritiro immediato) e aprì il primo negozio Casakit (mobili e complementi in scatola di montaggio). Oggi ne rinasce una parte e si chiama GallianoL’hub; GLH nasce all’interno dell’azienda al fine di promuovere un “progetto cultura” ovvero un cambiamento fatto di pluralità e di scambio.
Basandosi sul SAPERE+FARE e trasformandolo in “SAPER FARE”, si promuove un approccio sperimentale alla conoscenza facendone un veicolo per il protagonismo attivo delle persone (da loro viene definito “Design for change”).
In pratica?
GallianoL’hub diventa un luogo in cui bimbi e adulti si incontrano per trasformare, imparare, pensare, inventare, progettare, discutere, costruire. Il progetto infatti si rivolge a tutti coloro che vogliono un’educazione diversa – anche se sono già adulti, non si finisce mai di educarsi!), fatta di gioco, sperimentazione e con numerose e diverse offerte di incontro con il design e la creatività, perché ognuno possa “imparare a sapere e fare”.
Cultura ed educazione diventano i concetti chiave del progetto. Non solo design, quindi, ma laboratori, curiosità, workshop, mostre…così da supportare, arricchire ed aggiornare i programmi della scuola nonchè la formazione di insegnanti, educatori, genitori e neolaureati insegnando ad utilizzare l’inventiva in modo concreto per realizzare le proprie idee collaborando con gli altri.
Sottolineare l’importanza del progettare non solo come qualità del pensiero di ciascuno, ma come valore relazionale e sociale. Comunicare diviene quindi il passo necessario per rendersi visibile, cosa che oggi, in epoca di continuo timore di sciacallaggio è quasi un rischio: spesso di teme di comunicare ciò che si fa per “non farsi rubare le idee”.
Consapevoli invece che tramandare “il fare” possa diventare una risorsa per la città e per chi la vive, valorizzando le esperienze del passato, del presente e del futuro da GLH si propongono di sviluppare proposte articolate per interessi e fasce di età.
I temi proposti sono:
Design = approccio progettuale
Casa = qualità abitativa
Territorio = tipicità culturale
Protagonisti del progetto sono: Alessandra Ochetti, Duepigrecoerre: sociale, etica, sostenibilità. Intercettare e sviluppare il potenziale del Design come Progetto per tutti promuovendo innovazione sociale, comportamenti sostenibili e capacità pratiche di realizzazione. Annalisa Gallo, Alessandra 10100PERCORSI: beni culturali, istruzione, diffusione. Senza basi culturali non si può costruire il futuro; senza storia non ci sono i presupposti per comprendere e agire sulla società contemporanea; senza connessioni non c’è progetto. Paola Cappelletti, Mille Modi: metodo didattico, ricerca, sviluppo. Alimentare una conoscenza curiosa per trasformare le competenze in risorse, riscoprendo il piacere del “fare” in autonomia e secondo i propri tempi.
Galliano Hub è sotto i portici del centro, tra le case liberty di via Pietro Micca, al numero 12, Torino.
Erika Anna Savio