La chiamano “viticoltura eroica”. Ed esiste fin dai tempi più antichi. Da quando gli uomini hanno iniziato a bere vino, per rendere più gradevole il cibo e più allegre le tavolate, i viticoltori coltivano la magica pianta in tutti i terreni a loro disposizione. Non solo quelli più agevoli e apparentemente più vocati, ma anche zone impervie, aspre, caratterizzate da enormi difficoltà logistiche per la cura del vigneto e la raccolta dell’uva.
Alla viticoltura eroica, diffusa in tutti i paesi ove si produce e si ama il vino, è stata dedicata una nuova manifestazione rivolta ai wine lovers: Vins Extremes, che ha avuto luogo il 21/22 novembre nella maestosa cornice del Castello di Bard, antica fortezza sabauda, all’ingresso della Valle d’Aosta.
Una “due giorni” vitivinicola alla quale hanno partecipato produttori di molti paesi, tutti accumunati dalla passione per i vini ottenuti in condizioni estreme.
Alla pria edizione di Vins Extremes, è stato possibile scoprire e degustare, accanto ai vini di cantine note e blasonate, i prodotti di molti coraggiosi vignaioli, introvabili in commercio in Italia. In tutto, oltre sessanta aziende: in maggioranza, per quanto riguarda le italiane, della regione ospite, ma anche di Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Calabria, e Abruzzo. Erano presenti, inoltre, i vini di cantine provenienti da Francia, Svizzera, Slovenia, Germania e Spagna.
Una conferma, anche se non ce n’era bisogno, sono stati i celebrati bianchi aromatici dell’Abbazia di Novacella, le grandissime bollicine di Arunda e il mai abbastanza osannato Nebbiolo di Carema. Ma abbiamo apprezzato anche il Merlot ticinese di Robin Gazzoli, il Grenache bianco della Cave Beaumont du Ventoux, i bianchi i rossi proposti dal Comité Inteprofessionnel des Vins de Savoie e l’inconfondibile Muscat de Chambave della Crotta di Vegneron. Una menzione a parte deve essere riservata alla cantina slovena Vinska Klet “Goriska Brda”, nel Collio sloveno, i cui vini offrono una armoniosa e diversa interpretazione di quel terroir.
“Vins Extremes 2015” è stato un successo anche sotto il profilo della partecipazione. Circa 1500 i visitatori (professionisti del settore, curiosi e appassionati), che si sono inerpicati in vetta al colle del Forte, risalendo i percorsi pedonali o utilizzando gli spettacolari ascensori obliqui panoramici.
di Giorgio Vizioli