Hanno meno di 35 anni ma possiedono un talento speciale che li proietta fra i più interessanti viticoltori del panorama nazionale. NextInWine è il premio ideato da Simonit & Sirch Preparatori d’Uva e la Scuola Italiana di Potatura della Vite, in collaborazione con Bibenda e Fondazione Italiana Sommelier, per dare risalto ai migliori giovani della Vigna Italia, capaci di guardare al futuro con idee innovative, mantenendo comunque sempre saldo il legame con le proprie radici.
Giunto alla quarta edizione, quest’anno il riconoscimento è andato a Nicola Biasi, per il suo originale “Vin de la Neu”, ottenuto impiantando oltre gli 800 metri un vitigno innovativo, il Johanniter, nel cuore del distretto delle mele, la Val di Non in Trentino. Una sfida, quasi una provocazione, lanciata da questo trentaquattrenne tornato a Còredo nella valle natia per riaccendere la fiamma della viticoltura, un tempo praticata anche qui.
Altri premiati sono stati Paolo Giuseppe Mancino, che a Sava in Puglia porta a maturazione il suo vino nei capasoni, anfore di terracotta, una vera rarità di archeologia contadina delle terre di Manduria, e Gabriele di Mare da Cirò, fautore di una viticoltura sostenibile e innovativa basata anche su varietà autoctone antichissime come Greco Bianco e Gaglioppo, patrimonio della terra di Calabria. Nel corso della serata di premiazione in concomitanza con la presentazione della Guida Bibenda 2016, i tre finalisti hanno avuto un’ulteriore soddisfazione: saranno infatti ospiti in alcune fra le più blasonate aziende della penisola per un’esperienza formativa unica. Ad accoglierli per una settimana saranno Bellavista, Ceretto, Ferrari, Feudi San Gregorio, Petra, Planeta, Schiopetto, partner dei Preparatori d’Uva in questo progetto.
di Gianfranco Podestà