Castelli stregati, I posti più romantici in cui andare a caccia di fantasmi…
Struggente romanticismo. Ci sono storie di passioni disperse nei meandri di imponenti quanto affascinanti castelli, monasteri, casolari antichi, luoghi in cui aleggiano i tormenti di amanti intrappolati in un fatale destino, palazzi preziosi in cui ancora oggi si possono ascoltare lamenti, rumori sinistri, percepire presenze misteriose. Se la curiosità vi spinge alla ricerca degli eventi più arcani, se non state nella pelle e volete vivere un’esperienza intrisa di ardori ed inquietanti sentimenti antichi, non vi resta che partire alla scoperta dei posti più infestati d’Italia. E chissà se tra i palazzi, le dimore e le storie antiche custodite dai Romantik Hotels non si nascondano altri fantasmi…
Il Castello di Strozzavolpe di Poggibonsi (SI)
A Poggibonsi (SI) si erge il Castello di Strozzavolpe, costruito nel 1154 e popolato di leggende di cui ancora oggi si possono respirare le vicende. Si dice che nel fossato del maniero si trovi una volpe, che molti giurano di aver incontrato. Fu uccisa dal Duca Bonifazio, che le tese un arguto agguato, perché al tempo spaventava tutti i cacciatori nel bosco e si diceva che sputasse addirittura fuoco e fiamme. Il corpo del misterioso animale fu nascosto nel Castello, riempito d’oro per non spezzare un sortilegio, e custodito da 3 cavalieri. Nel secolo scorso, un muratore trovò parte delle preziosità qui celate, ma fu scacciato in malo modo dagli spettri delle 3 guardie. In questo Castello dalla torre merlata e i giardini, vagano anche gli spiriti di Cassandra Franceschi e il suo amante, che finirono, a causa del loro amore “sacrilego” murati vivi nella “camera rossa”. Per coprirne i segreti, a 16 km c’è un’altra dimora antica, del 1.600, racchiusa nel cuore della rocca medievale di Monteriggioni (SI). È il Romantik Hotel Monteriggioni, castello avvolto dalla corona – così la definì Dante – delle 14 torri antiche, in cui soggiornare scegliendo tra le 12 camere di lusso o l’appartamento Maison immersi in un giardino di olivi secolari con piscina in pietra.
Ca’ delle Anime di Voltri (GE)
Brividi e sussulti nell’antica locanda di Ca’ delle Anime di Voltri (GE), sulla riviera ligure nel Golfo di Genova. Si narra che in questa casa spettrale lungo un’asse strategica per il passaggio di commercianti e viandanti, la “Cannellona”, furono ospitati molti pellegrini. Ai più facoltosi veniva lasciata una stanza un po’ isolata, in cui nel cuore della notte calava lentamente il soffitto che schiacciava, in assoluto silenzio, chi riposava inconsapevole nel letto. Tutto ciò avveniva allo scopo di sottrarre il denaro al malcapitato. I corpi venivano sepolti nel bosco. Negli anni ’50 ne è stato trovato uno chiuso in un sacco di juta, che si sia trattato di uno degli ignari visitatori? Le anime vagano ancora intorno alla locanda, che si trova a 36 km dall’elegante e senza dubbio più rassicurante Romantik Villa Pagoda di Genova Nervi. In un parco secolare, affacciata sul mare, fu costruita come pegno d’amore per una donna dagli occhi a mandorla che “stregò” nell’800 con il suo fascino un ricco commerciante. Per questo l’hotel è decorato all’esterno in uno stile che ricorda le tipiche costruzioni cinesi, mentre all’interno mobili e stoffe pregiate fanno pensare a sontuose feste patrizie in un’atmosfera che più romantica non si può. Basta lasciare che lo sguardo si perda sulla terrazza da cui si può ascoltare il suono del mare. Rinomato il ristorante.
Villa Foscari di Mira (VE)
L’ombra del fantasma malinconico e inquieto della bellissima Elisabetta Dolfin dai capelli rossi si può incontrare a Villa Foscari di Mira, vicino Venezia. È chiamata “La Malcontenta” dalla storia dell’aristocratica veneziana che fu qui chiusa dal marito geloso per allontanarla da possibili tradimenti. Lo spirito di Elisabetta brama ancora la libertà che gli è stata negata, per questo vaga negli spazi della regale struttura decorata da affreschi e che fa parte delle ville del Brenta. Iscritta alla lista del Patrimonio Mondiale Unesco è espressione dell’architettura del Palladio, che la progettò, circondata da un grande giardino. Per incontrare la donna dai capelli rossi, oggi si può soggiornare in un’altra dimora ornata dal Palladio, il Romantik Villa Margherita di Mira Ponte, realizzata dal XVII secolo a 15 km dalla città lagunare emblema di romanticismo e attorniata da un parco secolare. Ideale per partire alla volta di una crociera lungo il fiume in cui scovare palazzi antichi e gli amori che li hanno vissuti. Si può scegliere tra 19 camere ispirate allo stile veneziano.
Villa medicea di Cerreto Guidi (FI)
Si chiamava Isabella anche la “Stella di Casa Medici”. La chiamavano così per il suo ingegno e la sua bellezza, prima di essere uccisa nel 1576 per mano del marito Paolo Giordano Orsini. Uccisa, Isabella de’ Medici, per aver tradito il consorte con il cugino Troilo o semplicemente perché Orsini voleva toglierla di mezzo. La Villa medicea di Cerreto Guidi (FI) fu costruita come residenza di caccia e presidio territoriale, per questo dal 2002 il primo piano è diventato il Museo storico della Caccia e del Territorio, una raccolta di armi dei secoli che vanno dal XVII al XIX. Il fantasma di Isabella si aggira irrequieto in questa particolare villa che si può visitare facendo una sosta al Romantik Mulino di Firenze, a soli 5 km da una delle città più belle del mondo, che la famiglia Medici impreziosì di opere d’arte e rarità culturali per poi ornare il territorio toscano di ville e dimore dal valore inestimabile. La storia e la natura si possono respirare nell’hotel a 4 stelle plasmato da un antico mulino sulle rive Arno, dove magari passeggiò Dante Alighieri con la sua Beatrice. Antiquariato e oggetti antichi ingioiellano gli interni, dove si possono riconoscere le vasche e gli spazi in cui l’acqua del mulino scorre.
Romantik Hotel Mulino di Firenze
Monastero di Torba di Gornate Olona (VA)
Misteriose leggende avvolgono il Monastero di Torba che si trova nei boschi di Gornate Olona (VA), nel parco archeologico di Castelserpio, sito romano Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Le anime infrante di 3 monache si aggirano nelle campagne che circondano il monastero, che possiede origini romane, per poi passare al regno longobardo in cui assunse funzioni civili e poi religiose. Le monache arrivarono nell’ VIII secolo in questo storico edificio dominato da una torre di 3 piani e restaurato dal FAI. È proprio al secondo piano che si può notare un affresco raffigurante 8 monache di cui 3 senza volto. Le religiose lasciarono il monastero prima che l’opera fosse terminata. Perché? Ora le loro anime si perdono in questo posto alla ricerca dell’identità perduta, la porta verso il paradiso. C’è poi un’altra leggenda che narra di una tempesta del 1.340 che sradicò un grande albero da cui riemerse la scultura marmorea del re longobardo Galdano da Torba. Aveva una corona d’oro e a lato una spada con cui Tristano uccide Moroldo d’Irlanda. A 53 km da questo luogo infestato di presenze antiche c’è il Romantik Hotel Mulino Grande di Cusago (MI), incrocio di storia e di eco-architettura nel Parco Agricolo Sud poco distante da Milano. Nel ‘500 era un antico mulino, oggi è uno spettacolo di 21 camere e suite in cui rilassarsi con la dolce metà, degustando ottimo cibo e dedicandosi al wellness più raffinato.
Castello di Issogne (AO)
A tormentare il Castello di Issogne (AO) è il fantasma della contessa Bianca Maria Gaspardone. Fu la moglie di Renato di Challant, ma si racconta che il marito non la prendesse molto in considerazione e dunque lei si divertisse altrove, fino a che fu condannata a morte per aver ordinato l’omicidio di uno dei suoi amanti e la sua vita finì in strazio, decapitata davanti al Castello Sforzesco di Milano. Nel Castello che fa parte oggi di un affascinante itinerario tra i manieri della bassa Valle d’Aosta, c’è chi giura di aver incontrato la donna con la sua testa in mano. Chissà che qualcuno non la incontri di nuovo, tra le sale decorate di affreschi e arredi, eleganti camini e soffitti in travi di legno. Il Castello ha forma a ferro di cavallo con un grande cortile in cui spicca la fontana in ferro battuto detta del melograno. Fu di proprietà dei Visconti di Aosta e poi passò alla famiglia Challant. Infatti tra il 1490 e il 1510 Giorgio di Challant ne fece l’elegante dimora oggi gestita dalla Regione, in cui inoltrarsi alla ricerca dell’anima perduta di Bianca Maria. A 50 km dal Castello di Issogne svetta il Romantik Hotel Jolanda Sport che sorge a Gressoney La Trinitè, l’albergo a 1637 s.l.m. con vista sul secondo massiccio più alto d’Europa. Anche qui storia e romanticismo sono intrise nelle mura della raffinata struttura Walzer, costruita con il legno delle antiche baite e la pietra beola estratta dal Monte Rosa. Dimora dei Reali di Savoia agli inizi del ‘900, è un accogliente tripudio di trattamenti benessere che traggono ispirazione dalla natura, cucina tradizionale (anche senza glutine) e 33 camere rifinite con legno a vista abbinati a tessuti ricercati e antiche cassapanche.
Castello della Rotta di Moncalieri (TO)
Si dice che sia uno dei manieri più infestati d’Italia, il Castello della Rotta di Moncalieri (TO), sfondo di un amore impossibile tra una donna caduta da una torre, ma probabilmente uccisa, e un cavaliere assetato di battaglie per vendicarla. Di notte qualcuno ha sentito i rumori degli zoccoli del suo cavallo che gira ancora in questo posto, inoltre pare che molto tempo fa vicino al palazzo, che risale al IV secolo (fu prima dei Longobardi, poi passò nelle mani dei Cavalieri di Malta e dopo della famiglia dei Savoia), siano stati trovati i resti di un cavaliere con una croce di ferro al collo, che potrebbe essere quella indossata dal fantasma. L’atmosfera è da paura. Provare per credere.
Per ritrovare la tranquillità, a 50 km dal castello spettrale si può pensare al Romantik Hotel Furno Restaurant Relais di San Francesco del Campo (TO), circondato dalla campagna torinese e da alberi sempreverdi e reinventato da una cascina agricola del ‘700. Ideale per soggiorni romantici e per esplorare Torino, si sviluppa in 33 camere e suite di diversi stili. Il ristorante d’alta scuola ispira i suoi piatti alla gastronomia regionale.
Romantik Hotel Furno Restaurant Relais
Profondamente radicata nella rispettiva regione e plasmata dalla tradizione e dalla consapevolezza della qualità – questo è il senso dell’accoglienza per gli oltre 200 Romantik Hotels & Restaurants in 10 Paesi europei, che danno il benvenuto ai loro ospiti provenienti da vicino e da lontano. Individualità che sorprende, genuinità che delizia, genialità che cattura – in breve: un atteggiamento molto speciale verso la vita.
Maggiori informazioni su www.romantikhotels.com.